Da Manager a Leader: 10 Soft Skills chiave ed Esercizi pratici per lo Sviluppo della Leadership
- Cinzia Petruccetti
- 17 ott 2024
- Tempo di lettura: 15 min

Recentemente ho ricevuto molte domande da clienti, professionisti e collaboratori in merito al mio articolo su come sviluppare competenze di leadership, ed ho pensato di fare un approfondimento sullo sviluppo di soft skills necessarie a questo scopo, tema così ampio e tanto dibattuto. Secondo una ricerca dell’Università di Harvard, ad esempio, il successo professionale è determinato per l’85% dalle soft skills mentre le competenze tecniche specifiche incidono solo per il 15%. Il recente Workplace Learning Report di LinkedIn Learning, dichiara inoltre che la formazione sulle soft skills è una priorità assoluta, in quanto consente di gestire al meglio il veloce ritmo del cambiamento tecnologico e di mercato. Secondo il report, infatti, questo processo necessita di pensatori problem solver, abilità nella comunicazione e leader flessibili con spirito critico. Per iI 92% dei dirigenti intervistati per questo report, infatti, le soft skills sono le competenze più importanti da sviluppare in ambito lavorativo, ad ogni livello.
Ma come poter usare queste competenze e farne proprie le caratteristiche essenziali, restando allo stesso tempo coerenti con le proprie personalità ed autentici? Ho pensato allora di scrivere un approfondimento per esplorare le soft skills chiave ed aggiungere degli esercizi pratici per lo sviluppo della leadership e aumentarne così la consapevolezza nell’utilizzo. Spero che questo approfondimento possa dare qualche aiuto in più per trovare il proprio personale stile di leadership, essere autorevoli e allo stesso tempo guide credibili ed autentiche.
Le Soft Skills di un Leader
Innanzitutto, definiamo quale sono le soft skills necessarie per un leader efficace, essere leader quindi, cosa significa? Certamente è molto di più che gestire un’azienda un team o un progetto: è una questione di ispirazione, guida e influenza positiva delle persone intorno a noi. Le competenze chiave di un leader evolvono costantemente, soprattutto in un mondo lavorativo in profonda e rapida trasformazione come quello che stiamo vivendo oggi. Ecco, quindi, quelle che secondo me sono le 10 soft skills necessarie per creare una leadership forte e chiara in un momento storico in cui più che mai il cambiamento e l’incertezza governano le nostre realtà lavorative. Insieme all’elaborazione delle soft skills necessarie, ho pensato di stimolarne lo sviluppo rispondendo alla domanda che spesso mi faccio quando devo imparare qualcosa di nuovo: cosa posso fare già da oggi per poter migliorare dell’1% in questo ambito? Qui di seguito ci sono quindi alcuni esercizi pratici per allenarle in modo più consapevole e poter iniziare ad usarle già da ora in ogni area della nostra vita. Sono infatti delle skills funzionali a 360 gradi che possono aiutare anche la gestione di vita personale, familiare e relazionale ed aiutarci ad essere quindi persone più consapevoli ed organizzate nelle nostre vite e interazioni quotidiane.
Da dove nascono quindi queste soft skills? L’intelligenza emotiva è certamente un’abilità cardine delle soft skills di leadership e consiste nella capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. I leader con alta intelligenza emotiva sanno creare un ambiente di lavoro inclusivo e motivante, riconoscendo le esigenze e i sentimenti dei loro collaboratori e gestendo i conflitti in modo efficace. Questo non solo migliora il clima lavorativo, ma aiuta anche a ridurre il turnover e ad aumentare la produttività, secondo un recente articolo di Growth Tactics, “Key Leadership Skills List for Success”. Inoltre, favorisce la costruzione di relazioni solide, migliora la comunicazione e aumenta la resilienza del leader e del team di fronte alle sfide. Alcune delle principali soft skills di leadership si sviluppano quindi proprio da questa abilità cardine, a cui poi si affiancano altre skills più organizzative e di gestione strategica.
Vediamo quindi le principali soft skills per essere un leader efficace e di impatto:
1. Comunicazione Efficace: Un buon leader sa comunicare una visione chiara e coinvolgente. Questo significa non solo trasmettere obiettivi e aspettative, ma anche ascoltare attivamente i membri del team, accogliendo diverse opinioni e facilitando un dialogo aperto e costruttivo. La comunicazione efficace comprende la capacità di trasmettere idee chiaramente, ascoltare attivamente e adattare il proprio stile comunicativo al pubblico di riferimento. Una comunicazione efficace include anche la capacità di dare feedback costruttivi e di risolvere conflitti in modo diplomatico ed empatico, inoltre va sottolineata l'importanza della comunicazione assertiva e autentica per i leader: infatti una comunicazione chiara e diretta non solo costruisce fiducia, ma migliora anche la comprensione reciproca nei team, favorendo la coesione e l'efficacia. Migliora la comprensione reciproca, riduce i malintesi e aumenta la collaborazione all'interno del team. Vediamo ora alcuni esercizi utili, da poter allenare sin da ora, per aumentare la comunicazione efficace:
a. Esercizio dello Specchio: Allenati davanti a uno specchio o facendo dei video mentre parli per monitorare il linguaggio non verbale. Nota le espressioni facciali, la postura e i movimenti delle mani mentre parli. Ammorbidisci i movimenti di chiusura o rigidità (braccia conserte, viso serio, ciglia aggrottate). Questo esercizio aiuta a migliorare la consapevolezza del linguaggio corporeo, che è una parte cruciale della comunicazione efficace e di come si viene percepiti.
b. Feedback Sandwich: Quando devi dare un feedback, soprattutto se costruttivo, segui la regola del "sandwich": inizia con un complimento rispetto ad un traguardo appena raggiunto o una crescita in competenze o qualcosa di generale professionalità. Poi affronta la critica costruttiva, parlando e riferendoti sempre alle azioni e al comportamento e alle conseguenze che possono avere sugli altri, evitando totalmente riferimenti a caratteristiche personali dell’interlocutore (ad esempio: “il ritardo nella consegna dell’ultimo progetto ha costretto il resto del team a dover recuperare / dover lavorare in minor tempo” ecc… invece di: “sei in ritardo su tutte le scadenze, questo tuo essere ritardatario non funziona!”). Concludi infine con un incoraggiamento traendo spunto da quanto emerso dalla conversazione, dal suo aver compreso e dalla possibilità di migliorare questo aspetto in futuro. Questo aiuta a dare un messaggio completo senza essere percepiti come aggressivi e poco comprensivi.
c. Esercizio delle Domande Aperte: Abituati a fare domande aperte. Domande che iniziano con "come", "in che modo" o "cosa" stimolano conversazioni più approfondite e permettono di ottenere informazioni dettagliate, migliorando la capacità di dialogo e di ascolto. Inoltre, stimolano la riflessione e accompagnano la crescita personale o professionale nel lungo termine.
Questi esercizi aiutano a sviluppare competenze essenziali come la gestione del linguaggio verbale e non verbale e la capacità di dare feedback in modo costruttivo.
2. Empatia e Capacità di Ascolto: Un'altra soft skill chiave è l’empatia: la capacità di mettersi nei panni degli altri e di comprendere le loro emozioni e prospettive. Insieme all'ascolto attivo, permette ai leader di costruire relazioni di fiducia e di guidare il team in modo più efficace e umano. Saper ascoltare con attenzione ed entrare in empatia con i membri del team è cruciale per creare un ambiente di lavoro positivo. L'empatia aiuta i leader a comprendere le esigenze dei dipendenti e farli sentire ascoltati e quindi parte del sistema, dei progetti e degli obiettivi. Questo migliorerà quindi il coinvolgimento e la motivazione dei lavoratori. Ecco tre esercizi pratici per allenare le soft skills di empatia e di ascolto:
a. Riformulazione dei Sentimenti: Durante una conversazione, dopo che l’interlocutore ha parlato, prova a riflettere non solo il contenuto, ma anche le emozioni che ha espresso. Ad esempio, se qualcuno dice "Non riesco a finire questo progetto in tempo", potresti rispondere: "Mi sembra che ti senta stressato per questa scadenza." Questo esercizio ti aiuta a riconoscere e validare i sentimenti degli altri, migliorando la connessione empatica con loro.
b. Sessioni di Ascolto Reciproco con Feedback: Organizza incontri regolari con colleghi o subordinati in cui dedicare tempo esclusivamente all’ascolto delle loro preoccupazioni o idee. Alla fine di ogni sessione, chiedi feedback su come è stata percepita la tua capacità di ascolto. Questo esercizio promuove l’autoconsapevolezza e l'empatia, poiché consente di confrontarsi con la percezione degli altri in tempo reale.
c. Cambiamento di Prospettiva: Prenditi qualche minuto per metterti nei panni di una persona con cui hai una conversazione difficile. Cerca di immaginare come potrebbe sentirsi e quali esperienze potrebbero influenzare il suo punto di vista. Questo esercizio aiuta a sviluppare empatia e comprensione delle diverse prospettive e vissuti.
Questi sono alcuni degli esercizi che aiutano a rafforzare sia l'ascolto attivo che la capacità di comprendere e connettersi con gli altri a un livello emotivo più profondo, migliorando così lentamente le relazioni interpersonali e professionali.
3. Capacità di Motivare e Ispirare: Saper motivare ed ispirare significa saper stimolare l'entusiasmo e l'impegno del team, creando un ambiente in cui i membri si sentono valorizzati e spinti a dare il meglio di sé. Questo approccio aumenta la produttività, favorisce la lealtà e riduce il turnover, contribuendo al successo complessivo dell'organizzazione. Ciò implica saper valorizzare le competenze e il potenziale di ognuno, calibrando nel corso del tempo sfide e riconoscimenti. Ecco alcuni esercizi utili a stimolare questa capacità:
a. Celebrare i Successi e Riconoscere i Talenti: Includi nella tua routine il riconoscimento dei successi del team. Anche piccoli traguardi meritano di essere celebrati. Questo esercizio aiuta a creare un ambiente positivo e motivante, e dimostra ai membri del team che i loro sforzi sono apprezzati. Può essere fatto in forma privata o pubblica per amplificarne l'effetto.
b. Analisi dei Valori Condivisi: Chiedi periodicamente ai membri del team di riflettere sui loro valori personali e su come questi si allineano con la mission aziendale. Identificare valori comuni e approfondirli aiuta a motivare il gruppo verso obiettivi condivisi e a creare un forte senso di appartenenza e scopo.
c. Vision Board Condivisa: Incoraggia i membri del team a creare una "Vision Board" (bacheca dei sogni) con immagini, parole e obiettivi che rappresentano i loro sogni personali e professionali. Poi, collega questi sogni agli obiettivi aziendali. Questo esercizio aiuta a visualizzare il futuro e a motivare le persone a lavorare con entusiasmo per realizzare una visione comune.
4. Empowerment e Delega: L'empowerment è un processo che implica dare ai membri del team l'autorità e le risorse necessarie per prendere decisioni e assumersi responsabilità. Questa skill dà grande potere personale e permette un salto di crescita significativo. La capacità di delega invece consiste nell’assegnare compiti in modo strategico, valorizzando le competenze individuali di ciascun membro del team. Questo approccio promuove la crescita professionale, aumenta l’autostima e l'engagement delle persone con l’azienda e il team e consente al leader di concentrarsi su compiti strategici. Ecco alcuni esercizi pratici per allenare queste soft skills:
a. Delegare un Progetto con Autonomia Totale: Identifica un progetto non critico e delegalo a un membro del team, offrendo autonomia totale su come gestirlo. Chiarisci solo gli obiettivi finali e le risorse disponibili, ma lascia che il team, o la persona delegata, decida le modalità operative. Alla fine, fornisci feedback costruttivo sul processo e incoraggia l’apprendimento autonomo attraverso domande aperte e spunti di riflessioni sul miglioramento. Questo esercizio aiuta a costruire fiducia e sviluppa le competenze decisionali dei collaboratori.
b. Mappatura delle Competenze e Deleghe Mirate: Fai una mappa delle competenze di ciascun membro del team, identificando le aree di forza di ognuno. Quindi, delega compiti che sfruttano le loro competenze specifiche, offrendo opportunità di crescita. Chiedi ai collaboratori di condividere regolarmente i loro progressi e successi. Stimola riflessione e apprendimento costante durante lo sviluppo dei compiti e progetti. Questo aiuta a responsabilizzarli, facendoli sentire più coinvolti e capaci e a sviluppare senso di responsabilità verso progetti, team e più ad ampio raggio, verso l’azienda.
c. Esercizio del "Reverse Delegation": Durante una riunione, chiedi ai membri del team di proporre quali responsabilità o compiti desiderano assumersi e perché. Questo processo inverte il tradizionale flusso di delega, permettendo ai dipendenti di prendere l'iniziativa e di sentirsi responsabili del proprio sviluppo. Questo stimola l’autonomia e il senso di responsabilità personale nel team.
5. Resilienza e Adattabilità: La resilienza è la capacità di recuperare rapidamente dalle difficoltà, mentre l'adattabilità riguarda la flessibilità nel rispondere ai cambiamenti della vita. Un leader resiliente e adattabile può mantenere la calma sotto pressione e guidare il team attraverso periodi di incertezza o crisi. Aiuta quindi a mantenere la motivazione e l'efficacia del team anche in situazioni avverse, favorendo un ambiente di lavoro dinamico e reattivo. Ecco alcuni esercizi pratici per sviluppare queste soft skills:
a. Esercizio di "Reframing" delle Sfide: Quando ti trovi di fronte a una difficoltà o un imprevisto, esercitati a cambiare prospettiva. Prendi una situazione problematica e scrivi tre possibili modi per vederla in modo positivo o come un'opportunità di crescita. Questo esercizio ti aiuta a sviluppare la resilienza mentale trasformando le sfide in opportunità per imparare o innovare, migliorando anche la tua capacità di adattamento.
b. "Piano di Recupero" da Errori Passati: Rifletti su un errore o un fallimento recente. Definisci un piano d'azione per recuperare o migliorare la situazione, identificando cosa hai imparato da quell'esperienza. Analizzare ciò che hai fatto bene e dove puoi migliorare aumenta la resilienza, perché ti permette di vedere gli errori come occasioni di crescita e ti allena ad adattarti meglio ai cambiamenti futuri.
c. "Zona di Comfort e Stretching": Ogni settimana, identifica un'attività o una situazione che esca dalla tua zona di comfort. Questa può essere la partecipazione a una riunione diversa, la gestione di un compito che di solito deleghi, o l'apprendimento di una nuova competenza. Spingerti costantemente a fare cose nuove e sconosciute ti aiuta a sviluppare la resilienza, poiché diventi più confidente nell'affrontare l'incertezza e il cambiamento.
6. Visione Strategica: La visione strategica è una skill chiave per un leader di grande esperienza ed efficacia, implica infatti la capacità di vedere il quadro generale e di pianificare a lungo termine. Un leader con questa competenza è in grado di definire obiettivi chiari e di guidare l'organizzazione verso il futuro desiderato. Permette di anticipare i cambiamenti del mercato, di adattarsi rapidamente e di prendere decisioni informate che allineano le attività quotidiane con gli obiettivi a lungo termine. Vediamo ora degli esercizi che ci possono aiutare ad allenare la visione strategica:
a. Simulazioni di Futuri Alternativi: Scegli una tendenza emergente o un cambiamento potenziale nel mercato (es. nuove tecnologie, regolamenti, o modelli di business) e sviluppa più scenari futuri in cui questa tendenza potrebbe impattare l’azienda. Ogni scenario richiede la creazione di piani strategici differenti per adattarsi o approfittare del cambiamento. Questo esercizio sviluppa la capacità di anticipare diverse possibilità future e allenare una visione strategica flessibile.
b. Esercizio di Allineamento Visione-Missione: Rivedi la visione e la missione dell'azienda, ponendoti domande su quanto siano realmente allineate con le decisioni operative quotidiane e gli obiettivi a lungo termine. Questa riflessione aiuta a rafforzare il focus strategico dell’organizzazione e a rendere la visione una guida effettiva per le decisioni.
c. Esercizio di "Pensiero a Ritroso": Invece di pianificare a partire dal presente, leggi gli obiettivi del piano triennale o immagina l'azienda tra 3/5 anni, in uno scenario di successo. Poi lavora a ritroso per identificare le decisioni e le azioni necessarie oggi per raggiungere quel futuro. Questo approccio inverso aiuta a vedere le decisioni correnti nel contesto di un lungo percorso strategico, affinando la capacità di pianificare a lungo termine.
7. Decision Making Strategico: Questa competenza riguarda la capacità di prendere decisioni tempestive e informate, valutando i pro e i contro e considerando le implicazioni a breve e lungo termine. Questo comporta la capacità di analizzare informazioni complesse e fare scelte che non solo risolvono problemi immediati, ma che guidano anche verso obiettivi di lungo termine. È quindi essenziale per guidare l'organizzazione in modo efficace, affrontare le crisi e sfruttare le opportunità in modo proattivo. Ecco degli spunti per allenare questa soft skill:
a. Esercizio di "Valutazione del Rischio": Quando si presenta una decisione da prendere, di qualsiasi tipo, fai una rapida valutazione dei rischi associati a ogni opzione disponibile. Ogni decisione dovrebbe essere preceduta dall'analisi dei potenziali benefici, costi, rischi e impatti a lungo termine. Questo esercizio quotidiano migliora la capacità di prendere decisioni basate su una valutazione attenta e completa delle informazioni a disposizione.
b. Decision Making con Limiti di Tempo: Progetta esercizi di decision making in cui prendere decisioni complesse entro un limite di tempo esatto. L'obiettivo è sviluppare la capacità di pensare e agire rapidamente senza sacrificare la qualità delle decisioni. Dopo ogni esercizio fai una revisione delle decisioni per capire come migliorare la rapidità di analisi e la capacità di valutare le opzioni sotto pressione.
c. Esercizio di "Decisioni Consensuali": Invece di prendere decisioni in modo autonomo, cerca di coinvolgere il team nella scelta di soluzioni, cercando di raggiungere un consenso. Durante le riunioni cerca di stimolare il dibattito, raccogliere opinioni diverse e cercare punti di vista non convenzionali. Questo esercizio sviluppa la capacità di ascoltare diverse prospettive e prendere decisioni condivise, migliorando la collaborazione e il decision making partecipativo.
8. Pensiero Critico e Problem Solving: Il pensiero critico implica l'analisi obiettiva delle informazioni per prendere decisioni informate e di successo, mentre il problem solving riguarda la capacità di identificare soluzioni efficaci ai problemi che si presentano. Queste soft skills permettono di affrontare le sfide in modo sistematico e creativo, migliorando l'efficienza operativa e l'innovazione. Un leader efficace deve essere in grado di vedere oltre l'immediato, pianificare per il futuro e trovare soluzioni innovative ai problemi complessi. Ciò richiede la capacità di analizzare situazioni in profondità, comprendere le dinamiche interne ed esterne al contesto lavorativo e prendere decisioni informate che guidino l'organizzazione verso i suoi obiettivi a lungo termine. Ecco alcuni esempi di esercizi utili per poter sviluppare queste soft skills:
a. Esercizio dei "Cinque Perché": Ogni volta che si presenta un problema, cerca di risalire alla causa del problema ponendo la domanda "perché?" Poni questa domanda per cinque volte di seguito, ogni volta che dai una risposta ad un perché. Ogni risposta deve portare a una nuova domanda fino a raggiungere la causa profonda. Questo metodo stimola il pensiero critico, incoraggia l'analisi profonda e aiuta a evitare soluzioni superficiali. Migliora anche la capacità di problem solving identificando le vere radici delle problematiche.
b. "Esercizio dei Sei Cappelli" (Six Thinking Hats): Esamina un problema da sei diverse prospettive: fatti (cappello bianco), emozioni (rosso), pessimismo (nero), ottimismo (giallo), creatività (verde) e controllo del processo (blu). Indossa "un cappello" alla volta e analizza il problema da quella prospettiva. Questo esercizio migliora la capacità di vedere il problema da più angolazioni e sviluppa un pensiero critico e completo.
c. "Check-in" del Giorno: Alla fine di ogni giornata, rifletti su un problema risolto o una decisione presa durante il giorno. Domandati quali erano le alternative e se ci sarebbe stato un modo migliore o più efficace per affrontare la situazione. Questo esercizio quotidiano di riflessione aiuta a migliorare la capacità di analisi e valutazione retrospettiva, migliorando progressivamente le abilità di problem solving per le sfide future.
9. Gestione del Tempo e Organizzazione: Il tempo è una risorsa preziosa per un leader, come per chiunque altro. Ma saper organizzare le proprie attività e quelle del team in modo efficiente, delegare compiti quando necessario e mantenere un focus sulle priorità sono competenze essenziali rende un leader efficiente, efficace e rivolto al futuro. La capacità di gestire il tempo efficacemente permette di mantenere alto il livello di produttività e di evitare il burnout, sia per se stessi che per il team. Ecco alcune tecniche di gestione del tempo, pianificazione e organizzazione utili per massimizzare risultati e tempo speso nel lavoro. Ne elencherò più di qualcuna perché sono tutte molto efficaci e utili secondo me per questa soft skill chiave, ognuno troverà poi le più adatte al proprio stile di leadership:
a. Matrice di Eisenhower: Ogni volta che pianifichi il tuo tempo, suddividi i compiti utilizzando la Matrice di Eisenhower che classifica le attività in base a quattro categorie: importanti e urgenti, importanti ma non urgenti, non importanti ma urgenti e non importanti e non urgenti. Questo esercizio aiuta a sviluppare la capacità di dare priorità alle attività critiche, delegare o posticipare quelle meno rilevanti, migliorando così la gestione del tempo.
b. "Time Blocking" per le Decisioni: Programma nel tuo calendario dei blocchi di tempo specifici dedicati esclusivamente alla presa di decisioni strategiche, senza distrazioni o interruzioni. Questo esercizio ti abituerà a riservare tempo di qualità per riflettere su scelte importanti, riducendo le decisioni prese in modo impulsivo e migliorando l’organizzazione e la gestione delle priorità.
c. Batching Strategico": Questo esercizio prevede la combinazione di attività simili in blocchi di tempo dedicati. Dovresti quindi individuare compiti che richiedono lo stesso tipo di attenzione o risorse (come rispondere alle e-mail, revisionare report o fare telefonate) e raggrupparli in specifici momenti della giornata o della settimana. Il batching migliora la concentrazione e riduce le interruzioni, potenziando l'efficacia della gestione del tempo.
d. "Debrief alla Chiusura della Giornata": Alla fine di ogni giornata rivedi le attività completate, valuta le aree in cui hai speso più energia e definisci le priorità per il giorno successivo. Questo esercizio ti abitua a riflettere quotidianamente sull’utilizzo del tempo, aumentando l'autoconsapevolezza e migliorando la capacità di organizzazione delle giornate future.
e. "Pianificazione Retrospettiva": Questo esercizio prevede l’identificazione di obiettivi a lungo termine e la pianificazione a ritroso, suddividendo ogni obiettivo in compiti settimanali o mensili. La differenza con una pianificazione tradizionale è che qui il leader parte dal risultato finale desiderato e procede all’indietro per definire le azioni necessarie e i momenti giusti. È un modo avanzato di organizzare le attività, che assicura che ogni azione quotidiana sia collegata a obiettivi strategici più ampi.
f. "Riserva Strategica di Tempo": Pianifica giornalmente una "riserva" di tempo vuota, circa il 10-20% della giornata, da utilizzare per affrontare imprevisti o emergenze. Questa riserva non solo riduce lo stress causato dagli imprevisti, ma consente anche al leader di avere il tempo per attività creative o riflessioni strategiche che potrebbero non essere pianificate ma che sono vitali per la crescita a lungo termine.
10. Competenze Relazionali e di Networking: Le competenze relazionali riguardano la capacità di costruire e mantenere relazioni positive grazie anche all’uso di tutte le soft skills viste finora, mentre il networking implica l'abilità di usare progettualità, pianificazione e abilità più tecniche per creare una rete di contatti professionali utile alla crescita personale e aziendale. Questo facilita la collaborazione, l'accesso a nuove opportunità e il supporto reciproco, rafforzando la posizione del leader all'interno e all'esterno dell'organizzazione. Ecco alcuni esercizi pratici per sviluppare competenze relazionali e di networking:
a. "One-on-One Strategici": Prova ad organizzare regolarmente incontri one-on-one con membri del team e colleghi di altri dipartimenti. Durante questi incontri, l'obiettivo non è solo discutere delle attività in corso, ma capire meglio i bisogni, gli obiettivi personali e le ambizioni di ciascuno. Questo aiuta a costruire relazioni più profonde e autentiche e a identificare opportunità di collaborazione futura, migliorando le competenze relazionali e il networking aziendale.
b. "Eventi di Networking Mirato": Cerca di partecipare ad almeno un evento di networking esterno al mese, con l'obiettivo di connetterti con almeno tre nuove persone rilevanti per il settore. Dopo l'evento, dovresti seguire attivamente queste nuove connessioni con un’e-mail o una proposta di incontro, cercando di mantenere viva la relazione nel tempo. Questo esercizio rinforza le competenze relazionali e stimola la creazione di una rete professionale ampia e significativa.
c. "Gruppi di Discussione e Mastermind": Potresti organizzare o partecipare a un gruppo di discussione o mastermind con altri professionisti del tuo settore. In questi incontri regolari, ciascuno condivide le proprie sfide e opportunità, offrendo e ricevendo consigli. Questo esercizio sviluppa l'ascolto attivo e la capacità di creare relazioni basate su mutua fiducia e collaborazione. Inoltre, stimola lo scambio di idee e crea una rete professionale solida e di supporto reciproco.
Conclusione
Diventare un leader capace di influenzare e ispirare richiede non solo lo sviluppo di competenze tecniche e interpersonali, ma anche la capacità di adattare il proprio stile di leadership alle diverse circostanze e alle esigenze dei diversi team nel corso del tempo. Queste 10 soft skills sono i pilastri per una leadership efficace in contesti aziendali. Poterle sviluppare ed allenare aiuterà certamente a massimizzare le performance dei team, la coesione e quindi il proprio impatto nelle organizzazioni. Spero che gli esercizi indicati possano aiutarti a crescere anche solo dell’1% in una delle soft skills analizzate. Infatti, investire nella propria crescita come leader non solo porta beneficio al proprio sviluppo personale, ma crea anche un ambiente di lavoro positivo e produttivo, in cui le persone possono prosperare, dare il meglio di sé e creare un impatto positivo sul team, sull’azienda e nei contesti più ampi con cui entrano in contatto.
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