Il Public Speaking: Come Dominare il Palco Senza (Troppa) Paura
- Cinzia Petruccetti

- 31 gen
- Tempo di lettura: 7 min

Chi di noi non ha mai sognato di essere un oratore carismatico, capace di conquistare una sala con il proprio discorso? Se la risposta è "tutti", è il momento di fare un po' di chiarezza: non tutti nascono per fare grandi discorsi davanti a una folla, ma tutti possiamo impararlo! La capacità di comunicare in modo chiaro, coinvolgente e persuasivo può fare la differenza tra un discorso memorabile e uno che viene rapidamente dimenticato. Parlare in pubblico non è un talento innato, ma una skill che si può sviluppare con la giusta preparazione e strategia. Con le giuste tecniche, chiunque può diventare un maestro del public speaking e farlo senza sembrare il comico della situazione. Ma vediamo ora quali sono i passi per farlo al meglio.
1. La magia dei primi 30 secondi: Cattura l’attenzione
Partiamo da una verità che non tutti accettano facilmente: le persone non ascoltano sempre. Perché? Perché in 30 secondi possono pensare a molte altre cose – la cena, il traffico, la richiesta all’ultimo minuto del capo rompiscatole, quel messaggio non letto su WhatsApp. Dobbiamo essere rapidi nel catturare la loro attenzione. Ecco una strategia efficace: il primo impatto è fondamentale. Come dice il guru del public speaking, Dale Carnegie: se non riesci a catturare l'attenzione del tuo pubblico nei primi 30 secondi, potresti anche dire addio alla tua presentazione! Studi condotti dal neuroscienziato John Medina confermano inoltre che l'attenzione cala drasticamente dopo pochi minuti, rendendo essenziale quindi iniziare con un impatto forte.
Dunque, come si fa? La soluzione è semplice: inizia con una storia.
La tua, quella di qualcun altro, una situazione divertente. O meglio ancora, un aneddoto che coinvolga direttamente il pubblico. In altre parole, fai sentire tutti parte della storia. E se proprio non ti viene in mente nulla, citando Steve Jobs: "Semplicemente, inizia!" Una frase semplice ma vera. Inizia con qualcosa che ti coinvolga, perché se tu sei appassionato, lo saranno anche gli altri! [Fonte: "Come parlare in pubblico e convincere gli altri", Dale Carnegie, 2013]
Strategie efficaci:
Raccontare un aneddoto: Le storie attivano le aree emozionali del cervello e favoriscono il coinvolgimento e l’attenzione, usale!
Fare una domanda provocatoria: Stimola la riflessione e crea una connessione immediata con il pubblico.
Usare dati sorprendenti: Un'informazione inaspettata, un numero o un dato percentuale sorprendente incuriosisce e mantiene viva l'attenzione.
2. Dalla paura al potere: Come trasformare l’ansia in energia positiva
Molti professionisti sperimentano ansia prima di un discorso. Secondo la Harvard Business School, il 75% delle persone teme di parlare in pubblico più che affrontare situazioni di pericolo. Tuttavia, è possibile trasformare questa paura in energia positiva.
Ma la vera domanda è: quale ansia? Da prestazione, da défaillance, da scena muta? La paura del giudizio è comune, ma può essere superata. Come? Con la giusta preparazione e alcuni trucchi psicologici. [Fonte: "Public Speaking for Success", Dale Carnegie, 2013]
Esercizio pratico: prova a fare delle simulazioni davanti allo specchio o con un amico. Il segreto è: Pratica, pratica, pratica. La ripetizione ti aiuterà a ridurre la paura.
Tecniche per gestire l'ansia:
Preparazione accurata: Più si conosce il proprio materiale, maggiore sarà la sicurezza. Ripeti ripeti ripeti, fallo anche nel luogo e posizione in cui terrai il discorso, ti aiuterà a familiarizzare e il discorso si memorizzerà in ogni parte del tuo corpo.
Respirazione diaframmatica: Riduce il battito cardiaco e aiuta a mantenere il controllo: Inspira gonfiando la pancia ed espira sgonfiandolo portando il tuo ombelico fino alla colonna vertebrale. Ripeti per un paio di minuti se necessario.
Postura di potere: stai due minuti, prima di entrare “in scena” nella “posa da supereroe”: gomiti sui fianchi, busto eretto e fiero, schiena dritta e gambe tese ed erette, respira profondamente sentendo il tuo potere circolare nel corpo. Amy Cuddy, psicologa sociale, ha dimostrato che adottare posture di potere prima di un intervento aumenta la sicurezza, abbassa il cortisolo alzando il testosterone e aumentando la sensazione di potere e di tolleranza al rischio.
Visualizzazione del successo: Immaginare un'esposizione efficace rafforza la fiducia, prenditi quindi qualche minuto per visualizzare nella tua mente l’andamento del discorso, come sarai in grado di catturare l’attenzione e la soddisfazione del tuo pubblico, il pubblico in un’ovazione (perché no? I sogni funzionano meglio se punti alla luna!) e la tua competa soddisfazione davanti al tuo successo!
3. Postura, Linguaggio del Corpo e Voce: Il tuo corpo sta dicendo più di te
Parlare in pubblico non significa solo usare le parole giuste. Il corpo parla (e a volte urla) prima di noi. Posture chiuse, spalle curve, mani che tremano: questi segnali non sono certo da oratore sicuro di sé. Piuttosto, usa il linguaggio del corpo per comunicare sicurezza e apertura. Ti basta alzare le spalle, mantenere una postura eretta e sorridere (anche se sei nervoso, ce la puoi fare!).
Elementi chiave:
Postura aperta e sicura: Evitare posizioni chiuse che trasmettono insicurezza, tieni braccia aperta e spalle rivolte al pubblico in segno di accoglienza, li attrarrà.
Gesti misurati: Le mani devono supportare il messaggio, non distrarre.
Variazioni di tono e ritmo: Una voce monotona rende difficile mantenere l'attenzione, cambia tono ritmo, fai delle pause se prendi velocità. Dosala e lascia che attragga il pubblico.
Esercizi pratici:
prima di entrare in scena, fai delle posizioni di potere come quelle descritte da Amy Cuddy in "Presence" (2015). Immagina di essere Superman per un paio di minuti e respira profondamente. Ti sentirai più potente e pronto per il pubblico!
La voce è il tuo strumento: Non limitarti a parlare a una velocità costante. Cambia ritmo, tono, introduci delle pause per far digerire il messaggio. Come quando ascolti una canzone che ti emoziona: ci sono silenzio e musica che si alternano per darti l’emozione giusta.
registrati mentre parli e ascolta la registrazione. Noterai subito se hai un tono monotono o se hai bisogno di fare delle pause. Prova a variare la velocità del tuo discorso per rendere più interessante il contenuto.
4. La regola del "One Big Idea" e Struttura del discorso efficace
Ti sei mai trovato a voler dire troppe cose durante una presentazione? Beh, è certamente un errore molto comune. Se tenti di trasmettere troppe informazioni, rischi di confondere il pubblico. Ricorda La regola del "One Big Idea" è un principio chiave del public speaking che aiuta a rendere il tuo discorso chiaro, memorabile e potente. È particolarmente utile per evitare di sovraccaricare il pubblico con troppe informazioni e per focalizzare il messaggio su un'idea principale che lasci un'impressione duratura.
La regola afferma che ogni discorso dovrebbe ruotare attorno a un’unica idea forte e centrale, che sia:
Chiara: Facile da comprendere in una frase.
Memorabile: Rimane impressa anche dopo il discorso.
Rilevante: Risponde a un’esigenza o a un interesse del pubblico.
Prendiamo ad esempio Barack Obama, il suo modo di fare discorsi è sempre basato su un messaggio chiaro e conciso. Non serve parlare per ore, basta essere semplici ma potenti. [Fonte: "The Audacity of Hope", Barack Obama, 2006]
Un buon modo per definirla è rispondere a questa domanda: “Se il pubblico dovesse ricordare solo una cosa dal mio discorso, quale dovrebbe essere?”
Perché funziona?
Cattura l’attenzione: Un messaggio semplice e diretto evita di disperdere l'attenzione.
Aumenta la comprensione: Il pubblico non deve processare troppe informazioni.
Facilita l’azione: Un’idea forte ispira il pubblico a riflettere o agire.
Esempi di "One Big Idea"
Steve Jobs (2005, Stanford):
"Stay hungry, stay foolish."
→ Un messaggio ispiratore per chi vuole inseguire i propri sogni.
Martin Luther King Jr. (1963, Washington):
"I have a dream."
→ Il sogno di uguaglianza razziale e giustizia sociale.
TED Talks:
Molti TED Talks ruotano attorno a un'unica idea chiave, come:
→ "La vulnerabilità è la chiave della connessione umana." (Brené Brown)
“Ecco perché il segreto del public speaking efficace è la connessione emotiva: è ciò che trasforma un discorso in un’esperienza memorabile.”
Un buon discorso inoltre segue una struttura chiara che facilita la comprensione e la memorizzazione.
Schema a tre atti:
Introduzione: Presentare il tema e attirare l'attenzione.
Corpo: Esporre il punto chiave con dati, esempi e storie.
Conclusione: Riepilogare e ripetere il punto chiave e chiudere con un messaggio d'impatto.
5. La magia dello Storytelling: Non è solo per i bambini
Ogni buona presentazione ha una storia, ecco perché le storie della buonanotte catturano e sono così efficaci. Lo storytelling è una delle tecniche più potenti per coinvolgere il pubblico e farlo sentire emotivamente legato al messaggio che stai trasmettendo. Le storie fanno scattare le emozioni e mantengono alta l'attenzione. Le storie non solo catturano l'attenzione, ma rendono i messaggi più memorabili. Secondo un'analisi del ricercatore Paul Zak, le narrazioni attivano il rilascio di ossitocina, facilitando l'empatia e la connessione con il pubblico.
Tecniche di storytelling:
Strutturare la storia con un protagonista, un conflitto e una risoluzione.
Usare immagini vivide per stimolare l'immaginazione.
Personalizzare il racconto per adattarlo al contesto e all'audience.
6. Supporti Visivi: Come usarli in modo efficace e rispondere alle domande del pubblico
Le slide e altri strumenti visivi devono essere un supporto, non un elemento dominante.
Regole essenziali:
Minimalismo visivo: Pochi testi, immagini chiare e concise.
Coerenza grafica: Utilizzare un design uniforme per non distrarre.
Interazione con i supporti: Non leggere le slide, ma integrarle con la spiegazione.
Anche gestire con sicurezza le domande del pubblico dimostra preparazione e autorevolezza.
Tecniche per risposte efficaci:
Ascoltare attentamente prima di rispondere.
Ripetere o riformulare la domanda, per assicurarsi di aver compreso bene.
Prendere tempo, se necessario, per costruire una risposta chiara e concisa.
Ammettere di non sapere, proponendo di approfondire successivamente.
7. Concludi con un Colpo di Teatro: come lasciare il segno
E se pensi che la presentazione finisca con il "grazie" finale, ti sbagli. L'arte della chiusura è fondamentale. Lascia un pensiero finale che faccia riflettere o inviti all'azione, che ispiri il tuo pubblico! Non lasciare il pubblico in sospeso.
Esercizio pratico: prepara una frase finale potente. Sii memorabile. Pensa a una chiusura che faccia eco nelle menti di chi ti ha ascoltato e che lo lasci ripensare alla tua frase nel tempo.
Conclusione: Il Public Speaking come strumento di Leadership: È una musica, non una lezione universitaria
Saper parlare in pubblico è una competenza chiave per ogni professionista che desidera affermarsi nel proprio settore. Con una preparazione adeguata e l'applicazione di tecniche mirate, chiunque può migliorare la propria capacità di comunicare con efficacia e sicurezza.
Il public speaking non è solo una questione di abilità oratoria, ma di connessione autentica con il pubblico. Impara a usare la voce, il corpo, le storie e l’empatia. E ricorda: più ti prepari, più sarai in grado di trasformare la tua ansia in energia positiva, senza cadere nella trappola della "presentazione noiosa".
Come affermava Winston Churchill: "Il coraggio è ciò che serve per alzarsi e parlare. Ma il coraggio è anche ciò che serve per sedersi e ascoltare." Il public speaking è una strada che si percorre con esperienza e consapevolezza, trasformando ogni discorso in un'opportunità di crescita e impatto.
Buona strada!



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