Trova la Tua Strada: 3 Metodi pratici per scoprire la missione personale
- Cinzia Petruccetti
- 23 mag 2024
- Tempo di lettura: 11 min

Molto spesso le persone si avvicinano al coaching e mi contattano perché sentono di non essere nel “loro percorso”, sentono di aver molto di più da dare, di avere desiderio e spazio di crescita in aree diverse da quelle in cui lavorano al momento e vedono che le loro competenze e i loro talenti non siano valorizzati appieno. La motivazione in questi casi è bassa nei confronti delle attività svolte e ciò si ripercuote sul senso della vita e sul livello di soddisfazione generale. Effettivamente in un mondo in continua evoluzione, dove le professioni cambiano rapidamente e le aspettative lavorative si trasformano, trovare la propria strada può sembrare un'impresa ardua. Quindi come orientarsi tra mille percorsi possibili e scoprire la direzione giusta per noi? Scoprire la propria missione è un viaggio personale che richiede introspezione, auto-riflessione e un'apertura mentale verso nuove prospettive. In questo articolo, esploreremo cosa significa veramente trovare la propria strada, come scoprirlo e quali strumenti e tecniche possono aiutarci lungo il percorso.
Cosa significa missione o strada?
Prima di tutto, è importante capire cosa intendiamo per "missione" o "strada" nella vita. Per missione personale si intende quella parte che dà un senso, uno scopo nella vita. È ciò che ci guida e ci motiva, e può variare da persona a persona. Per alcuni, potrebbe essere relativa alla realizzazione professionale, per altri potrebbe essere il contributo alla comunità o alla realizzazione personale. Invece, la strada è generalmente vista come l’insieme unico di passi guidati da passioni, valori, talenti e obiettivi che ci portano verso il nostro scopo. Secondo Viktor Frankl, infatti, neurologo e psichiatra austriaco del XX secolo, la missione rappresenta lo scopo ultimo che guida le nostre scelte e azioni, è la risposta alla domanda: "Perché faccio quello che faccio?". La strada, invece, rappresenta il percorso concreto che intraprendiamo per realizzare la nostra missione, è quindi, secondo Frankl, il modo in cui diamo vita ai nostri valori e aspirazioni.
Come scoprire la propria missione personale
Chiarito quindi il significato generalmente attribuito a questi due concetti chiavi, iniziamo ad esplorare quali sono le opzioni possibili per capire cosa ci guida nel nostro percorso. Si tratta quindi di un viaggio alla scoperta di se stessi, è un processo che richiede tempo, impegno e auto-riflessione e non ha una mappa prestabilita o un percorso unico. Richiede esplorazione, riflessione e, soprattutto, un profondo ascolto interiore. Ecco 3 strumenti utili per avviare il processo:
1. Scoprire se stessi
Conoscere a fondo se stessi è il primo passo da compiere per tracciare una strada fluida verso la nostra missione. Ecco alcuni aspetti quindi a cui guardare nel viaggio di esplorazione della nostra essenza:
Valori: I valori sono le fondamenta su cui costruiamo le nostre vite. Sono gli aspetti che consideriamo più importanti e che ci guidano nelle nostre decisioni e azioni. Prendersi del tempo per riflettere sui valori fondamentali sarebbe quindi molto utile. Potrebbero essere l'integrità, la famiglia, la creatività, la libertà o altri ancora. Quali valori sono allora veramente al centro della nostra esistenza e come possono influenzare la missione personale? I nostri valori dovrebbero essere sempre in linea con le scelte che facciamo, se questo equilibrio venisse a mancare potrebbero intervenire frustrazioni, insoddisfazioni, blocchi nel percorso, o addirittura autosabotaggi. Alcune domande per iniziare ad esplorarli potrebbero essere quindi: Quali sono i principi che guidano e accomunano le mie scelte? Cosa è importante per me nella vita?
Attività esplorative: Per scoprire quali sono i nostri valori può essere utile dedicare del tempo a riflettere su quali sono le attività che ci fanno sentire appagati e realizzati e scriverle per associare le une alle altre e iniziare a creare delle connessioni. Domandiamoci: in quali contesti ci sentiamo energici e motivati?
Esperienze passate: Ripercorrere le esperienze passate, sia positive che negative, e analizzare quali valori abbiamo espresso in ogni situazione e come ci hanno fatto sentire (arrabbiati, in pace, allineati, frustrati, combattuti ecc. queste sensazioni possono dirci se i nostri valori sono stati rispettati nelle diverse scelte e come quindi ciò ha influito sulle nostre emozioni).
Feedback esterni: Ci si può rivolgere a test specifici per indagare i valori, online ce ne sono molti, o si possono chiedere ad un coach esperto. Questi test, insieme alle risposte di amici e persone a noi vicine su quali pensano siano i valori che più ci rappresentano, possono aiutarci a identificare i nostri valori fondamentali.
Riflessione: Pensare a situazioni concrete in cui abbiamo dovuto prendere una decisione difficile. Quali sono state le priorità che ci hanno guidato in quel momento? Molto spesso queste priorità rispondono ai nostri valori fondamentali.
Esempio applicativo: Se un nostro valore fosse la fedeltà, ad esempio, potremmo chiederci: In che ambito lavorativo può esser fondamentale la fedeltà? Come posso sfruttare la fedeltà nel mio lavoro? Come posso rendere la mia vita piena, esprimendo la fedeltà in ciò che faccio? O ancora, Come posso usarla per lavorare in modo produttivo e raggiungere i miei obiettivi?
Passioni: Le passioni sono la forza trainante di molte delle scelte più importanti che facciamo nella vita. Si tratta di quegli interessi che ci accendono, ci danno energia e ci fanno sentire vivi. Prendiamoci quindi del tempo per esplorare cosa ci appassiona veramente. Potrebbe essere l'arte, la scrittura, la natura, la tecnologia o qualsiasi altra cosa. Chiediamoci cosa ci fa sentire più vivi e coinvolti. Cosa ci entusiasma e ci fa sentire un senso di pienezza? A quali attività ci dedichiamo con piacere e senza sforzo?
Attività esplorative: Facciamo un elenco di tutte le attività che ci fanno perdere la cognizione del tempo e ci riempiono di gioia, che faremmo senza sosta e non ci stancano mai. Oppure pensiamo a quali obiettivi ci fanno emozionare e ci spingono a dare il massimo.
Feedback esterni: Chiediamo ad un amica/o fidato di descrivere come ci vede e quali sono le nostre passioni più evidenti secondo lei/lui.
Riflessione: Elenchiamo tutte le attività che ci fanno stare bene e ci danno energia. Cosa facevamo da bambini che ci piaceva tanto ed in cui eravamo capaci di spendere ore perdendo la cognizione del tempo? Quali tra queste potremmo trasformare in un’attività costante della nostra vita?
Esempio applicativo: Se si fosse appassionati di musica, ci si potrebbe chiedere: "Come posso integrare la mia passione per la musica nella mia vita quotidiana o nel mio lavoro?". Scrivere, suonare uno strumento, insegnare, fare sport con la musica preferita? Fare musicoterapia? Ecc.
Talenti: Ognuno di noi ha talenti unici e abilità specifiche. Identificare i propri punti di forza può essere un buon punto di partenza per scoprirli. Cosa ci viene facilmente senza sforzo? In cosa si riesce bene? Potremmo essere dei bravi comunicatori, leader nati, creativi geniali o avere altre abilità uniche. Scoprire come mettere in gioco i propri talenti per fare la differenza nella nostra, e nella vita degli altri, è già perseguire la propria missione personale. Quali sono le nostre abilità naturali? In cosa siamo bravi?
Attività esplorative: Elenchiamo i compiti che ci riescono con facilità e per i quali riceviamo spesso complimenti. Mettiamoci alla prova con nuove attività e sperimentiamo ambiti differenti per scoprire talenti nascosti.
Feedback esterni: Richiediamo feedback a colleghi, superiori o insegnanti per scoprire quali sono le abilità più apprezzate da chi ci osserva dall’esterno.
Riflessione: Pensiamo ai complimenti che abbiamo ricevuto più spesso. A quali abilità si riferiscono? Come potremmo sviluppare ulteriormente questi talenti?
Esempio applicativo: Se avessimo un talento per la scrittura, potremmo chiederci: "Come posso utilizzare la scrittura per aiutare gli altri o per raggiungere i miei obiettivi?", “Quali percorsi potrei intraprendere per inserirlo in modo consistente nella mia vita?”
Personalità: La personalità è l’insieme dei tratti che ci caratterizzano e che costituiscono l’essenza di chi siamo. Questo aspetto influenza molto il modo in cui agiamo e rispondiamo agli impulsi esterni e quindi anche all’esito delle nostre azioni. È bene quindi conoscere i nostri tratti peculiari per permetterci di esprimerci al meglio e seguire i nostri percorsi in linea con il nostro modo di essere e affrontare fluidamente la vita. Ci sono molti studiosi che nel corso dell’ultimo secolo hanno elaborato vari raggruppamenti per le personalità, tra cui troviamo: Myers-Briggs Type Indicator, Big Five, Enneagramma e molti altri.
In psicologia e nel marketing, quando si parla di personalità si fa spesso riferimento a McCrae e Costa che negli anni ’90 postularono il modello Big five o modello “OCEAN" di raggruppamento delle personalità in base a 5 dimensioni fondamentali:
apertura all'esperienza (inventiva/curiosa vs. costante/cauta)
coscienziosità (efficiente/organizzata vs. negligente/stravagante)
estroversione (estroversa/energica vs. solitaria/riflessiva)
gradevolezza (amichevole/compassionevole vs. critica/giudicante)
neuroticismo (sensibile/nervoso vs. resiliente/sicuro di sé)
Questo modello può essere un punto di partenza per analizzare la nostra personalità e quindi capire quali inclinazioni abbiamo naturalmente nei confronti dei vari aspetti della vita. È possibile trovare i diversi test online per approfondire questa conoscenza. Ecco, inoltre, ulteriori spunti per esplorare empiricamente i tratti caratteristici della nostra personalità:
Attività esplorative: Prestiamo attenzione ai comportamenti e alle reazioni che abbiamo in diverse situazioni per capire le nostre caratteristiche peculiari. Ad esempio, in caso di pericolo attacchiamo o ci difendiamo? Riportare tutto in un diario è sempre utile in momenti in cui ci si vuole conoscere meglio perché ci aiuterà ad analizzare in modo più lucido e chiaro ciò che stiamo valutando.
Feedback: Teniamo un diario dove annotare le emozioni, i pensieri e le sensazioni per comprendere meglio la nostra personalità nelle varie situazioni e i feedback che riceviamo dai nostri comportamenti quotidiani.
Riflessione: Quali sono i punti di forza e di debolezza legati alla personalità? Come si possono valorizzare i punti di forza nella mia vita? A cosa mi rendono naturalmente incline queste caratteristiche? (ad esempio, se si è estroversi certamente un lavoro o una vita a contatto col pubblico sarà fluida e ci riuscirà meglio rispetto al passare tutto il giorno in un laboratorio o comunque in silenzio da soli)
Esempio applicativo: Se fossimo persone introverse, potremmo chiederci: Come posso sfruttare la mia introversione per lavorare in modo produttivo e raggiungere i miei obiettivi? In che aspetti della vita questa mia caratteristica potrà essere valorizzata ed è più necessaria?
2. Esplorare il mondo
Uscire dalla propria comfort zone attraverso l’esplorazione di nuovi contesti e nuove esperienze ci permetterà di osservarci in posti e dinamiche che probabilmente non abbiamo ancora avuto modo di sperimentare e ci permetterà quindi di conoscerci e valutare il nostro modo di essere e i nostri interessi in situazioni diverse rispetto a quelle conosciute. Potranno esserci utili quindi attività di vario tipo come ad esempio:
Esperienze nuove: Provare cose nuove e vivere esperienze diverse in un ambito che ci interessa (o che non conosciamo proprio) per acquisire nuove competenze ed entrare in contatto con persone diverse e abilità nuove.
Esempio: Frequentare corsi o workshop su tematiche che ci incuriosiscono per scoprire nuovi interessi: un corso di cucina o di fotografia, visitare un museo, assistere a uno spettacolo o partecipare a un festival culturale.
Follow-Up: tenere un diario delle esperienze annotando le emozioni, i pensieri e le riflessioni al riguardo può aiutare a scoprire ed approfondire aspetti nuovi di noi e di come percepiamo o veniamo stimolati da eventi diversi.
Incontri: Parlare con persone provenienti da contesti differenti e con percorsi lavorativi variegati.
Esempio: Partecipare a eventi di networking, contattare persone su LinkedIn o semplicemente fare conversazione con persone che lavorano in settori differenti e scambiare idee.
Follow-Up: Ascoltare con attenzione le storie degli altri e porsi domande per approfondire le loro esperienze e il loro vissuto può essere un buon modo per mettersi in discussione e ampliare la propria prospettiva.
Viaggi: Scoprire nuove culture e aprire la mente a diverse prospettive o modi di vivere
Esempio: viaggiare in Paesi e culture diverse ma anche visitare città o paesi vicini al proprio, ma di dimensioni o in contesti geografici opposti (come da una città andare in un paesino di mare o in un villaggio di alta montagna).
Follow-Up: Prestare attenzione alle differenze e alle similitudini tra le culture incontrate e gli approcci alla vita. Cosa cambia, che valore aggiunge alla loro vita? Potrebbe funzionare anche per me? In che modo o contesto? Cosa mi piacerebbe sperimentare di quello che ho visto?
3. Riflettere e interiorizzare
Riflettere sugli obiettivi a lungo termine ci aiuterà certamente a capire cosa ci ispira e verso dove orientarci. Immaginiamo noi stessi tra cinque o dieci anni: Cosa vorremmo aver realizzato? Quali obiettivi vorremmo aver raggiunto? Come vorremmo vivere la nostra vita? E se ci spingessimo ancora più in là nel tempo, tra 50/100 anni, come vorremmo esser ricordati? Queste visioni future possono aiutarci a definire la missione personale. Fissare obiettivi chiari e significativi può dare una direzione da seguire e motivarci a fare progressi costanti verso il nostro scopo ultimo.
Ecco alcune tecniche utili per la riflessione:
· Journaling: Tenere un diario dove annotare i pensieri, le emozioni e le riflessioni in questa fase di scouting, ciò potrà aiutarci a chiarire in modo più definito cosa ci attrae e ci caratterizza. Tenere un diario può essere un modo potente per esplorare i pensieri, sentimenti e desideri più profondi. Il processo di scrittura può aiutarci a chiarire i pensieri e a ottenere una maggiore comprensione di noi stessi e della missione personale. Esempio: Dedicare 10 minuti al giorno alla scrittura libera, annotare i sogni e le paure, oppure creare un diario della gratitudine (ogni sera scrivere 3 cose per cui si è grati della giornata appena passata).
· Meditazione e Mindfulness: Praticare la mindfulness per connettersi con il proprio io interiore e accrescere la propria consapevolezza permette maggior lucidità, centratura e chiarezza rispetto a ciò che si prova, ci attrae e si desidera nella vita. La meditazione e la mindfulness, infatti, possono aiutarci a svuotare la mente e ad accedere a livelli più profondi di consapevolezza, ciò può aiutarci a vivere nel momento presente e quindi a connetterci con noi stessi in modo più profondo. Questa chiarezza di visione ci permetterà quindi di trovare un modo efficace per chiarire prima, e poi raggiungere i nostri obiettivi. Esempio: Dedichiamo del tempo ogni giorno per praticare la meditazione e l'auto-osservazione. Ciò può avvenire seguendo una meditazione guidata online, partecipando a un corso di mindfulness, trovando un luogo tranquillo dove sedersi e concentrarsi sul proprio respiro, ecc.
Visualizzazione: Questa è una tecnica molto diffusa che si basa sull’immaginare il futuro ideale e visualizzare i passi necessari per raggiungerlo, sentendo con i 5 sensi questo futuro come fosse reale e già presente. Esempio: Creare una bacheca dei sogni con immagini e parole che rappresentano gli obiettivi, chiudere gli occhi e immaginare di aver già raggiunto i propri sogni, che sensazioni? Che emozioni? Che odori, sapori? Cosa si vede intorno? descrivere nel dettaglio cosa si sente e si vede è un modo per renderlo più nitido e vivo nella nostra mente e continuare a perseguirlo più efficacemente.
Tecniche per interrogarsi efficacemente
Esistono infine diverse tecniche usate nel business che possono essere usate anche (se adattate) a facilitare l'introspezione e la scoperta di sé:
Analisi SWOT: Identificare i punti di forza (Strengths), di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) dei vari percorsi che stiamo delineando nella nostra vita. Esempio: Fare un brainstorming per individuare i punti di forza e di debolezza, analizzare le opportunità offerte dal mercato del lavoro, identificare le minacce che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi e capire come attraversare quel percorso, cogliere le opportunità ed affrontare le minacce.
Test di personalità: Usare strumenti online o questionari cartacei per comprendere meglio i nostri tratti caratteristici e quindi capire come sfruttare le nostre abilità e competenze nella vita e/o nel lavoro. Esempio: MBTI (Myers-Briggs Type Indicator), Big Five, Enneagram ecc.
Elenco dei valori: Riflettere su ciò che è veramente importante e definire i 5 valori fondamentali attraverso la selezione da un elenco completo oppure attraverso il ricordo di cosa ci ha mosso nella nostra vita in passato. Esempio: Elencare tutte le decisioni prese nella vita in momenti molto importanti o difficili e interrogarsi su quale valore sottende alla maggioranza di queste scelte. Oppure scriversi ogni volta che ci arrabbiamo molto, cosa ci fa scattare veramente (es: se ci arrabbiamo quando ci tagliano la strada in macchina: è mancanza di rispetto che sentiamo? Non ci sentiamo visti o valorizzati? Strafottenza o ingiustizia, mancanza di regole?), questo aspetto che ci fa arrabbiare molto, se ricorrente, sarà per noi probabilmente un valore importante che cercheremo di perseguire nella nostra vita con motivazione e ci darà quindi anche un grande senso di appagamento e scopo stare in quel percorso.
Mappa mentale: Creare una rappresentazione visiva di pensieri, idee e obiettivi. Ecco un esempio di come creare una mappa mentale:
Al centro del foglio scrivere la parola chiave (ad esempio, "missione" o "strada").
Da essa far partire dei rami principali che rappresentano le aree chiave della vita (ad esempio, lavoro, relazioni personali, crescita personale).
Su ogni ramo principale scrivere delle parole chiave che rappresentano i concetti specifici di ogni area (ad esempio, per il ramo "lavoro" si potrebbe scrivere "carriera", "obiettivi professionali", "competenze" ecc.).
Dai rami principali fai partire dei rami secondari per approfondire ulteriormente i concetti.
Collegare le parole chiave con frecce e linee per evidenziare le relazioni esistenti tra di loro.
Usare colori, immagini e simboli per rendere la mappa mentale più visivamente accattivante, leggibile e memorabile.
Può essere utile riaggiorna la mappa mentale regolarmente per riflettere i progressi e i cambiamenti di obiettivi che nel percorso evolvono. Inoltre, la mappa mentale può essere un prezioso strumento per:
· Chiarire la missione e i propri obiettivi
· Identificare le risorse e le opportunità a disposizione
· Sviluppare un piano d'azione
· Superare gli ostacoli e le sfide (e a volte prevederli)
· Mantenere la motivazione e la concentrazione
Conclusione
Trovare la propria strada nella vita è un viaggio continuo che può essere emozionante e gratificante, ma non è una destinazione finale. Richiede perseveranza, auto-riflessione, esplorazione e un impegno costante verso la crescita personale, ma non esiste una formula magica o un percorso univoco. La chiave è intraprendere il viaggio con curiosità, apertura mentale e il coraggio di seguire il proprio istinto fino in fondo. Con le giuste strategie è possibile trasformare la propria missione in realtà e vivere una vita appagante e significativa.
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